La prof.ssa AnnaMaria Fiammata insegna Teologia trinitaria nel ciclo triennale in scienze religiose del nostro ISSR, l’abbiamo incontrata per chiedere di condividere con noi la sua esperienza.

  1. Come è giunta allo studio della teologia nel suo percorso?

Posso dire di esservi giunta per un bisogno di chiarezza e verità.  Tutti, come esseri umani, siamo attratti dalla verità, e la cerchiamo ovunque, anche quando non ce ne rendiamo conto. Ma avevo anche bisogno di risposte. Nel lavoro, e nella vita in genere, giunge un momento in cui ti accorgi che la tua educazione, la tua cultura o la tua esperienza di vita, non sono la risorsa che speravi, o perlomeno ne avverti l’incompletezza e, per alcuni aspetti, l’inadeguatezza rispetto a un mondo pieno di contraddizioni e che spesso ti delude.  Ecco, pur avendo già una laurea in giurisprudenza, e un lavoro, avvertivo il bisogno di andare “oltre”; oltre anche ciò che mi apparteneva come cultura religiosa e fede. La teologia, allora, mi si è presentata davanti come quella opportunità attraverso cui potevo misurarmi con quell’ “oltre” in termini di esperienza di vita e spirituale; con cui potevo osare ulteriormente anche rispetto alle mie conoscenze già acquisite, fatto questo che in altri ambiti non avevo potuto sperimentare e nei quali, inoltre, non avevo trovato le risposte che cercavo…

  1. Qual è la sua area di insegnamento e di cosa si occupa?

Area dogmatica, Il mistero di Dio, la Trinità, al secondo anno del triennio di Baccalaureato.

  1. Cosa direbbe a un giovane per presentargli il percorso di Baccalaureato in Scienze Religiose?

Innanzitutto occorre smentire il pregiudizio secondo cui lo studio di materie che hanno attinenza con la religione sia destinato solo a chi voglia farsi prete o suora. Detto questo, lo studio della teologia offre prerogative che tanti a prima vista non riescono a cogliere. Non di rado, infatti, le opportunità nella vita giungono proprio da quei contesti che l’opinione comune ritiene privi di appeal, erroneamente giudicati come poco proficui se non addirittura ingannevoli. Per questo i giovani a volte intraprendono percorsi di studio non appropriati né alle loro aspettative, né alle loro inclinazioni. Il percorso di Baccalaureato in Scienze Religiose propone invece un apprezzabile dominio di conoscenze e competenze, nel quale i corsi, ad esempio, attinenti alle scienze umane, nella fattispecie dalla psicologia o sociologia, alla filosofia, alla storia, alla letteratura religiosa, rispondono alla necessità di una formazione mirata, conseguente poi ai percorsi di studio peculiari e caratteristici dell’Istituto, quelli cioè specificatamente teologici. L’offerta formativa del percorso di Baccalaureato in Scienze Religiose risponde così ai requisiti di scientificità tipici dei percorsi di studio universitari. Inoltre, non ultima, è l’accessibilità di questi studi anche ai laici, in particolare sia a coloro che intraprendono per la prima volta gli studi di tipo universitario e si dovranno affacciare al mondo del lavoro, sia a coloro i quali hanno già una laurea ma desiderano compiere una scelta di qualità.