Marco Liaci condivide con noi la gioia di un percorso studio nato nell’esperienza parrocchiale e si esprime nell’impegno attivo.

Perché hai scelto il percorso di laurea in scienze religiose presso l’ISSRM “don Tonino Bello”?

La scelta di frequentare l’Istituto superiore metropolitano di scienze religiose è stata sia una voglia di continuare la formazione filosofica e teologica che avevo intrapreso nella Facoltà Teologica Pugliese e arrivare a conseguire sia il baccalaureato in scienze religiose, sia la licenza in scienze religiose. Ma non è solo questo! Il conoscere Cristo nella visione teologica e nel magistero è stato sempre un desiderio che ho portato nel mio cuore per essere un cristiano ancora più consapevole della fede che la chiesa professa.

Qual è sinora il tuo percorso? Segui in parallelo altre attività (parrocchia, gruppi giovanili, studio…)?

Il mio percorso è nato a partire dalla partecipazione attiva nella parrocchia del mio paese, cioè quella di Sant’Antonio da Padova in San Cesario, attraverso l’impegno nella formazione dei giovani, in particolare quelli dell’Azione Cattolica della mia parrocchia.

Cosa apporta alla tua formazione e alla tua crescita umana e culturale?

La formazione che l’Istituto superiore di scienze religiose mi sta donando mi è molto d’aiuto per approfondire le verità di fede, per le quali è importante anche un bagaglio filosofico e teologico per meglio dialogare con il mondo contemporaneo. Tutto questo non lo si vive con una visione personale ed intimistica di questi studi, perché è mio impegno, con gioia, immergermi nelle verità di fede dell’annuncio cristiano per continuare la trasmissione della fede.                                                                                                          

Cosa diresti a qualcuno che volesse cominciare il percorso di laurea in scienze religiose?

Il percorso nell’Istituto è soprattutto un cammino di conoscenza del mistero di Dio, in Cristo, avendo sempre come luce lo Spirito Santo che è spirito di sapienza. La famiglia che ho trovato in questa facoltà mi ha portato anche a vivere in maniera più serena e gioiosa tutti i momenti che si proponevano durante l’anno. Proprio nel senso di famiglia, bisogna anche stabilire rapporti fraterni e amicali fra i vari componenti di questa realtà accademica, sostenendosi vicendevolmente e creando anche amicizie che vadano al di fuori della realtà universitaria. Nella mia esperienza, è stato per me un onore rappresentare la famiglia dell’Istituto superiore di scienze religiose, ma anche un impegno al servizio di tutta la comunità accademica, auspicando che anche tutti coloro che verranno a studiare saranno aperti a questo servizio che aiuta anche nel dono personale verso gli altri.